Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di uno dei libri più attesi del 2020. Sto parlando della serie della Maniscalco.
Oggi vi parlerò del primo volume, "sulle tracce di Jack lo Squartatore", però, presto troverete sul blog una recensione dedicata ad ogni singolo libro.
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AUTRICE:
Kerri Maniscalco è cresciuta in una casa semistregata nei dintorni di New York, dove è iniziata la sua passione per le atmosfere gotiche. Nel tempo libero legge tutto ciò che le capita a tiro, cucina ogni sorta di cibo con amici e familiari, e beve davvero troppo tè mentre discute delle sottigliezze della vita con i suoi gatti. I romanzi con protagonista Audrey Rose Wadsworth (Sulle tracce di Jack lo Squartatore, Alla ricerca del Principe Dracula, In fuga da Houdini e A caccia del Diavolo), tutti bestseller nella classifica del "New York Times", uniscono il suo amore per la scienza forense all'interesse per i misteri irrisolti della storia. Fonte
RECENSIONE:
Sulle tracce di Jack lo Squartatore è un libro che mi ha sempre affascinato ma non ho mai avuto il coraggio di iniziarlo per paura che non potesse piacermi perché non è un genere che amo particolarmente.
Beh, mi sbagliavo.
Ho divorato il libro in un giorno.
Il libro è ambientato nella Londra Vittoriana. Chi mi conosce sa quanto io ami questa epoca.
La Maniscalco non ha approfondito molto il worldbuilding ma è abbastanza intuibile grazie anche al linguaggio coerente con quel periodo.
La protagonista del nostro romanzo è Audrey Rose Wadsworth, una diciassettenne appassionata della medicina forense. Uno scandolo per quell'epoca, ma a lei non importa. È una ragazza Intelligente, bella , anticonvenzionale e curiosa. Come dicevo poco fa, nell'età vittoriana il ruolo delle donne era quello di procreare e occuparsi della casa. Non potevano esercitare una professione, a meno che non fosse quella di insegnante o di domestica, né era loro riconosciuto il diritto di avere propri conti correnti o libretti di risparmio; di fatti, quando si sposavano i beni della donna andavano tutti al marito. Erano denominate generali della famiglia poiché tra i loro compiti c'era quello di organizzare la servitù e far apparire il marito e la famiglia rispettabili, attraverso pranzi, tè o cene, per favorire rapporti economicamente importanti. Inoltre dovevano essere delle buone madri piene di compassione e amore.
Diciamo che Audrey non rientra in questa categoria....è una ragazza non convenzionale, non ama star seduta a bere tè e spettegolare....Anche se una parte di me avrebbe amato leggere di una donna che è affascinata dalla morte e non rinuncia ai lussi quotidiani.
Audrey vuole che le donne non vengano ritenute delle creature deboli, senza una propria intelligenza e un proprio pensiero. Pagina dopo pagina, ci dimostra che gran donna sia: coraggiosa, fuori dalle righe, orgogliosa. Tutto questo grazie anche a suo zio che la istruisce allo studio del corpo umano e delle autopsie.
«Le rose hanno petali e spine, mio scuro fiorellino. Non bisogna credere che qualcosa sia debole solo perché appare delicato. Mostra al mondo il tuo coraggio».
Poi c'è lui: Thomas Cresswell. Un ragazzo alto,biondo, intelligente, impertinente, irritante e scortese. Ha un intelligenza arguta ed è molto attento ai dettagli. Per questo è il perfetto Holmes per la nostra Watson.All'inizio non mi entusiasmava, ma che ho imparato ad amare man mano che ilromanzo andava avanti . È completamente antipatico e schietto, divertente e accattivante allo stesso tempo. È sicuramente uno di quei personaggi che vuoi non apprezzare ma non puoi fare a meno di amare .
All'inizio ho pensato che tra i due non potesse funzionare, che fosse un semplice flirt però poi le cose son diventate interessanti
Devi sapere cosa significhi per me? Sicuramente devi sapere cosa provo per te, Audrey Rose. Il pensiero di perderti ...
I personaggi secondari sono tutti descritti in maniera egregia.
Si dice che la curiosità uccise il gatto ma la soddisfazione lo riportò in vita.
Chi è l'artefice degli omicidi delle prostitute Londinesi?
La Maniscalco è stata bravissima a depistarmi. Sospettavo fin da subito di due persone e, solo alla fine, ho capito chi fosse realmente Jack.
Ci sono rimasta male? Onestamente no.
La Maniscalco non mi ha annoiato mai, mi ha incuriosita ed intrattenuta con il suo stile di scrittura scorrevole, magnetico,dettagliato e mai banale. È riuscita a mischiare grandi figure della storia criminale, dandogli una nuova rivisitazione e gettandoli in una storia ricca di colpi di scena.
Una menzione speciale alla cura dei dettagli della casa editrice. All'interno del libro troviamo inserzioni con foto e rappresentazioni vittoriane molto veritiere e quasi crude, poi, ciliegina sulla torta, le copertine sono identiche a quelle originali e alla fine troviamo dei capitoli d'approfondimento dal punto di vista di Thomas.
Un thriller giallo tinto di toni di orrore che sconvolge senza essere scomodamente cruento o spaventoso. Consigliato agli amanti del mistery, delle investigazioni d'altri tempi, agli amanti del giallo e a coloro che vogliono immergersi in una storia che vi sorprenderà.
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