Buongiorno lettori! Oggi vi presento un libro un po' fuori dalla mia comfort zone, ma che ho apprezzato molto. Si tratta di "Blood red paint" di Roberto Monti.
https://amzn.to/3n4fTF9
Tap Town aveva visto e vissuto qualsiasi tipo di crimine.
Trama: Tap Town non dorme mai sonni tranquilli. Il detective Thomas Hardy deve indagare sul caso dei writers, teppisti armati di bomboletta spray che imbrattano ogni superficie della città del crimine. Per Hardy sembra quasi una punizione essere stato relegato su un caso di secondo piano, ma altri crimini si intrecciano al suo caso e lui, indirettamente, riesce a incrociare le indagini a suo piacimento. Così la Street Art costantemente sul confine tra arte e vandalismo, diviene il centro di tutto in una cupa metropoli dell'illegalità, in cui ogni abitante ha sempre un proiettile col suo nome scritto sopra. Dall'autore di Blue Room Hotel, il secondo capitolo della serie noir "I Delitti di Tap Town", che sta conquistando i lettori del genere poliziesco per quel suo stile diretto e senza mezze misure che lo contraddistingue.
L’anima di quelle strade era intrisa del sangue versato e dalla malvagità delle persone che le popolavano.
Recensione: Eccomi di nuovo a Tap Town. Ho già camminato tra le sue strade grigie e fumose, già conosciuto il fascino perverso e criminale che le affolla e... l'ho amata. Per cui, tornarci è stato un piacere per me.
Piccola premessa: conosco Roberto Monti dal 2008. Leggere i suoi libri, quindi, vuol dire ritrovarlo in ciò che scrive. E trovo che quando un autore mette tanto di sé in un libro, delle sue passioni, della sua cultura, la narrazione trova una dimensione nuova e più coinvolgente. Perché alla fine si sa, se parli di quel che conosci, avrai una marcia in più. Per questo motivo ho trovato Blood Red Paint ancora più bello da leggere del primo volume (Blue Room Hotel), perché mi è parso più incisivo, più ricco.
Detto questo, passiamo al perché dovreste leggere il romanzo:
1) L'atmosfera noir che si respira ti proietta nei vecchi film in bianco e nero, dove il buono ha sempre qualche ferita dal passato e ombre a renderlo meno "pulito".
2) La storia tesse la sua trama nel mondo della street art, espressione artistica che da sempre affascina, crea confusione e divive le parti. C'è chi la considera una sorta di "rivoluzione sociale artistica" chi la cataloga solo come vandalismo. A voi scegliere da che parte stare questa volta.
3) Thomas Hardy, il nostro protagonista, è il tipico detective fosco, un po' incazzato che finisce per affascinare il lettore.
4) La trama è ben strutturata, la matassa si dipana via via che si legge e tiene il lettore sempre un po' sulle spine.
5) Tap Town è una città viva e sporca. Una città che vorrei esistesse perché tra i suoi vicoli e nei suoi abitanti c'è un mondo di sotterfugi e non detti che mi piacerebbe scoprire.
Nessuno avrebbe mai immaginato di poter sconvolgersi nuovamente
La scrittura di Monti risulta fluida e ben calibrata. La regia è valida, e i tempi calcolati per equilibrare momenti più lenti a scene più adrenaliniche o di forte impatto. Anche la lunghezza del libro (poco meno di 200pagine) è perfetta per la storia. Monti, infatti, ti da tutti gli elementi per calarti nel libro, ma non si perde in inutili giri di parole. Questo per me, che odio le ripetizioni o i concetti ricalcati in ogni salsa, è di sicuro un gran punto a favore.
Se vi consiglio la lettura? Sì, senza dubbio. E vi dirò di più, fossi in voi recupereremo anche il primo volume "Blue room hotel" e diventerei cittadino di Tap Town a tutti gli effetti.
Buona lettura,
Roby
Ringrazio la casa editrice Horti di Giano per la copia omaggio e per avermi dato la possibilità di leggere il libro.
Commenti
Posta un commento