Se l'amore fosse il dopo? Dopo il batticuore, dopo il se**o, dopo essersi innamorati?
Se l'amore fosse imparare a tenersi e non trovarsi?
«Visto che stai sempre ad ascoltare musica, se Nolan fosse una canzone, che tipo di canzone sarebbe?»
C'è una cosa che non riesco mai a fare: ricordare i nomi dei personaggi dei libri, li dimentico tipo dieci minuti dopo aver finito di leggere. Funziona così: ricordo la storia ma non i nomi. Però non sempre, e ci sono volte in cui li ricordo. Quando accade è perché quei personaggi li ho amati profondamente e mi sono rimasti dentro. I nomi di Nolan e Daniel, i protagonisti di Love is a mess di Jessica Lascar, li ricordo perfettamente e, ne sono certa, li ricorderò anche tra anni.
«Non preoccuparti, questa volta è il mio vero nome.»
«In che senso?»
«Ti dico un nome sempre diverso quando ordino il caffè da Kaffeine, ma questo è il mio vero nome.»
«Ti sei ricordato di me?»
«Che significa che mi sono ricordato di te? Vengo in quel posto solo perché ci sei tu, Daniel.»
Love is a mess è stata una sorpresa bellissima. Ero sicura che Nolan e Daniel mi sarebbero piaciuti, ma non immaginavo che li avrei amati tanto. C'è in loro una profondità, una varietà di pensieri ed emozioni, che è impossibile non sentirli come reali, veri.
I sentimenti totalizzanti, l'amore puro e coraggioso, ma anche il dolore crudo e che ti toglie la razionalità, in Nolan e Daniel diventano tangibili, al punto di sentirle come proprie.
«Importa a me. Se tu sparissi per sempre, io sparirei insieme a te»
«Ora che ci rifletto meglio, tu sei nato prima di me. Questo significa che io non ho mai vissuto in un mondo in cui tu non esisti.»
Lasciandomi totalmente di stucco, Jessica Lascar scardina un po' le "regole" del romance e allo slow burn preferisce partire con il botto. Nolan e Daniel letteralmente sprofondano nella loro storia fin dal primo momento. Si innamorano, con l'impeto meraviglioso degli adolescenti, senza chiedersi come o perché. Si piacciono, si trovano, si innamorano.
Sembra semplice, vero? E invece no, ed è qui che viene il bello. Jessica ci racconta l'amore dopo l'innamoramento. Ci racconta la difficoltà di comprendersi e ascoltarsi, il percorso tortuoso, ma anche passionale e dolcissimo, di due ragazzi che stanno imparando cosa voglia significhi amare: un'altra persona, ma anche se stessi. E ci racconta il dolore che spesso precede il perdonarsi, le ferite che per rimarginarsi hanno bisogno di presenza e fiducia, di ostinazione e coraggio.
E, forse, è proprio così che definirei Nolan e Daniel: ostinati e coraggiosi. E splendidi.
E con loro, anche le storie che li hanno resi ciò che sono, le ombre scure del passato, ma anche i bagliori del presente.
«Non sei mai stato con nessuno, come puoi pretendere di sapere che cosa significhi essere innamorato?»
«Non ho bisogno di innamorarmi di un altro per sapere di esserlo di te.»
Nolan è complicato. In lui convive una dolcezza meravigliosa, e un'ironia pungente che lo fa brillare; ma allo stesso tempo è duro, ferito, incazzato. E la sua rabbia è esplosiva, caotica, accecante. Tanto da far paura a chi non sa guardare oltre, tanto da convincerlo di non meritare amore, da fargli credere di essere un mostro.
Daniel è il sole. Comprensivo, attento, capace di guardare al di là delle apparenze, di ascoltare anche le parole non dette. Lui è come il faro che ti indica la via del ritorno, ma è anche la scialuppa che viene a riprenderti quando sei alla deriva e non sai come metterti in salvo.
Insieme, diventano altro. Diventano musica, la stessa che affolla le loro giornate e che spesso fornisce loro le parole che non sanno dire. Sono belli, sono preziosi, puri. Di una purezza che stringe il cuore, che commuove e fa sorridere, che li rende indimenticabili.
Li ho amati. Davvero.
«Siamo due casini che si annullano a vicenda, o che forse ne creano uno ancora più devastante insieme.»
Con una narrazione che si srotola attraverso incomprensioni, silenzi, scoperte, rimorsi e rancori, Jessica ci regala una storia intensa, tenera. Amore, amicizia e famiglia i tre perni principali. Raccontati con delicatezza e con la cura che meritano. Non lascia nulla al caso, e a ogni moto del cuore corrisponde un evento, un motivo, una spiegazione del perché i personaggi sono come sono. Sempre, però, con quella sensazione, splendida, che la vita non sia solo ferite e lacrime, che esiste una via, magari impervia, che può portare alla felicità.
Ho adorato ogni istante di questo romanzo, dai protagonisti ai personaggi secondari, passando per i luoghi e la colonna sonora. L'amore che l'autrice ha messo in questa storia è vivo in ogni riga, in ogni parola o virgola e, credo, per questo Nolan e Daniel sono tanto vivi: perché sono stati amati da subito da chi li ha creati.
Per quel che mi riguarda, rientra a pieno diritto, tra i miei MM preferiti. E credo che ormai sia inutile dirlo: dovete leggerlo!
«È un rischio che sono disposto a correre. A volte l’amore che dai torna indietro.»
«Sì, ma sono più le volte in cui non succede.»
«Non importa. Vuol dire che avrò un cuore un po’ martoriato, ma almeno so di averci fatto qualcosa. Non ha senso tenerlo impacchettato senza nemmeno un graffio. Non sarebbe vissuto.»
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