Torna in Italia la regina indiscussa del faecore e goblincore Holly Black.
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TRAMA:
Sono ormai trascorsi otto anni dalla Battaglia del Serpente. Nel gelido Nord, la spietata Lady Nore ha reclamato per sé la Cittadella dell'Ago di Ghiaccio. Suren, regina bambina della Corte dei Denti e unica creatura ad avere potere su di lei, sua madre, è fuggita nel mondo umano, dove vive come una selvaggia nei boschi, in completa solitudine e perseguitata dal ricordo dei supplizi subiti per mano dei suoi genitori. Si crede dimenticata da tutti fino a quando non si accorge che la hag della tempesta, Bogdana, è sulle sue tracce. Ad aiutarla è nientemeno che il principe Oak, erede di Elfhame, al quale un tempo Suren era stata promessa in sposa. Di lui, ora diciassettenne, affascinante e bello, dicono che sia viziato e ribelle. Troppo scapestrato per sedere sul trono. E soprattutto un abile manipolatore. Il ragazzo sta compiendo una missione che lo condurrà al Nord per la quale ha bisogno dell'aiuto di Suren. Ma se la ragazza accetterà, sa che non solo dovrà proteggere il suo cuore dal ragazzo che conosceva un tempo e di cui ora non può più fidarsi, ma dovrà affrontare nuovamente gli orrori che pensava di essersi lasciata alle spalle. Con questo romanzo, primo di una dilogia, Holly Black ci riaccompagna nel mondo magico e opulento di Elfhame, tra intrighi, tradimenti e desideri che possono diventare anche molto pericolosi.
RECENSIONE:
Una regina in fuga.
Un principe riluttante.
E una ricerca che potrebbe distruggerli entrambi.
L'erede rapido si svolge diversi anni dopo la fine della trilogia di the Folk of the Air.
Suren è l'emblema del trauma infantile.
Lei, nata fata, cresciuta nel regno umano da una famiglia amorevole finché i suoi veri genitori non l'hanno rapita.
Lei che è stata traumatizzata ed abusata emotivamente da Lady Nore e Lord Jarel.
Lei che è stata esiliata sulla terra e vaga nella solitudine, nella malinconia, nei ricordi e nel dolore.
Lei che non si fida di nessuno e cerca di ostacolare gli affare del popolo fatato.
“Un piccolo sorriso mi fa spuntare un angolo della bocca. Sento l'affilatura dei miei denti e ci faccio rotolare sopra la lingua. Per la prima volta, mi piace la sensazione."
La narrazione è un po' cupo a causa della natura e personalità di Wren/Suren.
Come ogni lbro della Black, però, la bellezza e la crudeltà coesistono fianco a fianco, e nessuna delle due è mai completamente ciò che sembra. Lo stesso Oak sorprenderà il lettore.
Oak è l'opposto di Cardan: un ragazzo d'oro, affascinante e gentile, che attira le persone. Ma ha un lato oscuro che lo rende più simile a suo cognato di quanto si possa pensare a prima vista, e ha ereditato una un po' della sete di sangue di Madoc.
Le atmosfere, come sempre, sono incredibili.
Le scene finali sono culminanti e travolgenti.
L'aggiunta di creature paranormali mi ha entusiasmata.
Spero che la prossima puntata le porti l'amore, la lealtà e la guarigione che merita.
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