Buongiorno amici,
oggi parliamo di un nuovo romanzo di un autrice emergente.
Qualche mese fa ho scoperto per caso una scrittrice su Instagram. Una ragazza che seguo aveva condiviso un suo post, e io mi ero incuriosita. Gli estratti che condivideva del suo prossimo romanzo mi incuriosivano sempre di più. Inutile dire, quindi, che quando ha accettato di collaborare e farmi leggere il romanzo in anteprima ero felicissima.
Però mi sto perdendo via in chiacchiere. Perciò... di che libro sto parlando? Di Burn like a Mayfly di Mia Valentine.
Mi è piaciuto? Moltissimo.
Perché? Ve lo dico dopo la trama...
«Per la cronaca, mi sei mancata anche tu.»
Genere: Romance Young adult F/F (LGBT)
Selfpublishing su piattaforma KdP, e-book, cartaceo e Unlimited
Trama:
Iris non sa perché, ma quando Luce entra in classe, qualcosa dentro di lei cambia per sempre. Forse perché ha già visto quella ragazza dagli occhi grigi, intensi e profondi; anche se l'ha vista una sola volta, la ricorda perfettamente. E ne è attratta come una calamita.
Le due ragazze non potrebbero essere più diverse l'una dall'altra: Iris è dolce, sensibile, estroversa; Luce è chiusa, spinosa, introversa. Luce scappa dall'amore, Iris lo insegue.
Eppure, il destino le ha fatte incontrare. Riusciranno a trovarsi?
"E se tutto quello che abbiamo passato in questo anno, e in questi mesi, il conoscerci, il dolore, la lontananza, e ora il riavvicinarci, fosse tutto sfuggevole come questo tramonto?"
Recensione:
È la prima volta che leggo un romanzo di Mia Valentine e non sapevo bene cosa aspettarmi. Certo, gli estratti mi avevano dato un'idea e avevo la sensazione che mi sarebbe piaciuta la storia di Luce e Iris, ma non sapevo il come. Così, quando ho aperto il romanzo e letto le prime righe ero emozionata, curiosa di scoprire se avessi appena incontrato una nuova storia d'amare. Beh, lo è stata. Iris è Luce mi hanno emozionata e scaldato il cuore.
In un età dove ogni cosa sembra sempre più difficile, più intensa, queste due ragazze si trovano a dover gestire emozioni e sentimenti a volte più grandi di loro.
Con una narrazione semplice, diretta ma delicata, Mia Valentina ha saputo dipingere ogni sfumatura di due cuori adolescenti che devono lottare per cercare il proprio posto nel mondo. Lo sappiamo tutti, le superiori sono un campo di battaglia. Non sai ancora chi sei, hai mille strade davanti tra cui scegliere, i professori spesso sembrano nemici, le amiche salvezza e tutto intorno il caos. Ecco, in questo quadro emotivo da cui è impossibile uscire indenni, Mia racconta delle insicurezze di Luce, delle sue paure, della difficoltà di comprendere chi ti vuole bene davvero, dell'ammettere i propri sbagli e porre loro rimedio, del coraggio che serve per amare senza che i giudizi sociali ti facciano sentire sbagliatə; e racconta di Iris e della forza che serve per restare anche quando andarsene sarebbe più facile, di quanto l'onestà sia la base essenziale per crescere insieme, di quanto sia importante trovare qualcuno su cui appoggiarsi, della naturalezza che il cuore possiede nell'amare e basta, senza chiedersi chi.
Due ragazze così diverse tra loro, ma che in qualche modo si completano, si aggiustano, come fossero parti di un puzzle che prende senso solo se stanno insieme.
I loro tormenti, così realistici e appartenenti all'adolescenza, raccontano di sentimenti puri, a tratti ingenui, e per questi preziosi. E la penna di Mia Valentine ha saputo rendere alla perfezione ogni sfumatura del percorso, scrivendo di due ragazza vere, incastrata in una vita vera, con delicata freschezza.
In Luce e Iris ho rivissuto alcuni dei giorni più spensierati del passato, ma anche certe incertezze universali che, viste da adulta, stringono il cuore e fanno tenerezza.
Ho sempre creduto che ci voglia una sensibilità particolare per raccontare degli adolescenti, si deve possedere un cuore pulito.
Mia Valentine, a quanto pare lo ha, e la bellezza di Iris e Luce ne è la testimonianza.
Una lettura che consiglio per chi vuole avvicinarsi ai romance saffici, ma anche a chi già legge storie queer e ha voglia di fare un salto nel passato e ai diciotto, difficilissimi, anni.
«Dicono che, quando incontri l’anima gemella, te ne accorgi» proseguo.
«Lo senti. È come se improvvisamente il tempo si fermasse e lo spazio si concentrasse fino a ridursi alla distanza che ti separa da lei, dalla tua metà. Che la riconosci anche se non l’hai mai vi-sta. Quello che accadde, l’ho capito solo ora. Ti ho riconosciuta.
E ho aspettato, senza neanche saperlo, d’incontrarti».
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