Buongiorno, readers! La recensione di oggi arriva dritta dritta dalla mia tbr. Si tratta del romanzo "Il grande magazzino dei sogni" di Lee Mi-Ye, edito Mondadori.
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TRAMA:
Penny è in grande trepidazione: sta per avere un colloquio con il famoso signor Dollagut, l’illuminato proprietario del Grande Magazzino dei Sogni, il negozio su quattro piani più ambito della città. Un posto del tutto singolare dove si accede solo da addormentati e dove si vendono solo sogni. Sogni di ogni tipo, per tutti i gusti, organizzati per sezioni: sogni legati ai piccoli piaceri della vita o ai ricordi di momenti speciali, sogni esclusivi che permettono di incontrare chi non c’è più, sogni dedicati ai riposini di animali e bambini, edizioni limitate e bestseller senza tempo venduti a prezzi speciali. Dopo un colloquio enigmatico in cui Dollagut la interroga sul significato dei sogni, Penny viene assunta, ma l’euforia cede il passo allo sconforto quando si trova letteralmente travolta dalla quantità di clienti che ogni giorno assalta gli scaffali del grande magazzino. Mentre impara a orientarsi affiancando i colleghi più esperti, scopre anche il segreto che rende il Grande Magazzino dei Sogni un luogo così speciale: la magica funzione che ogni sogno porta con sé, la capacità di risvegliare emozioni sepolte, di far vivere sensazioni mai provate, e molto spesso di far superare traumi, come un lutto o la fine di una storia d’amore. Tra i clienti a caccia di sogni Penny incontrerà Jeong A-young, che si rifugia nei sogni per sfuggire alla solitudine, alla ricerca di una scintilla che possa scaldarle il cuore, o Hyeon Jong-seok, che nei sogni cerca la conferma di essere di nuovo pronto ad amare. Imparerà che un sogno premonitore, come quello di avere un bambino, è una piccola incursione nel futuro, e che persino gli incubi sono preziosi alleati per superare un momento critico della vita. Una favola contemporanea ricca di saggezza che celebra il potere misterioso dei sogni, capaci di influenzare le nostre scelte, anche se spesso non lo sappiamo.
RECENSIONE:
Ho letto il romanzo in versione audiolibro, quindi non ho potuto appuntarmi le frasi che mi hanno colpito, e questo un po' mi è dispiaciuto perché diverse volte ho riconosciuto qualcosa di mio nelle emozioni dei personaggi.
Detto questo... Il grande magazzino dei sogni è stata una lettura inaspettata, che ha saputo avvolgermi nella sua atmosfera quasi fiabesca e trascinarmi nelle vite delle persone che affollano le corsie del magazzino.
Un negozio speciale, raggiungibile solo di notte, quando si è profondamente addormentati. Un negozio dove il proprio subconscio si libera dagli strati di maschere con cui si vive da svegli, per ricercare ciò di cui si ha davvero bisogno.
Penny, la nostra protagonista, qui incontra ogni tipo di persona e scopre con delicatezza come il mondo onirico possa diventare riparo o condanna. I sogni non sono rilegati a mere rielaborazioni della realtà, ma diventano veri e proprio luoghi dove guarire dai traumi, trovare ispirazione, rivalutare se stessi.
E così, laddove vi sono anime in cerca di risposte, esisto anche figure capaci di aiutare a trovarle. I commessi del magazzino, certo, ma anche chi quei sogni li crea.
Una moltitudine di personalità, che a volte avrei voluto conoscere meglio, affolla il grande magazzino e crea questo mondo onirico tanto tangibile da divenire reale.
Un viaggio pacato, riflessivo, eppure forte nei meandri più nascosti dell'animo umano, dove privi di corazza ci si svela in piena onestà e dove il prezzo per sognare è pagato con piccole dosi delle emozioni provate.
Il magazzino dei sogni è la tipica lettura avvolgente, che ti fa sentire bene, ti rilassa, ma allo stesso tempo parla con quelle parti di noi che tentiamo di celare.
Ogni capitolo è un piccolo racconto a sé stante, e ognuno di certo troverà quello a cui affidare i propri sentimenti.
Ho amato la prosa dell'autrice, la sua narrazione soffice e lenta, come una ninna nanna che ti accompagna in un sonno magico da cui risvegliarsi consapevoli di nuove verità.
Un libro consigliato a chi ama guardare nelle emozioni, senza fretta o giudizio, solo per il piacere di comprendere le mille sfumature che dipingono l'essere umano.
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