Buongiorno lettori,
finalmente ho trovato del tempo per scrivere!
Oggi vi parlo di un epic fantasy a dir poco stupendo nonostante alcuni difetti.
Prima di iniziare vorrei ringraziare la Oscar Vault per avermi omaggiato con la copia e per il magnifico lavoro che hanno svolto con questa edizione.
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TRAMA:
La casata di Berethnet ha regnato sul Reginato di Inys per mille anni. Ora però sembra destinata a estinguersi: la regina Sabran Nona non si è ancora sposata, ma per proteggere il reame dovrà dare alla luce una figlia, un'erede. I tempi sono difficili, gli assassini si nascondono nell'ombra e i tagliagole inviati a ucciderla da misteriosi nemici si fanno sempre più vicini. A vegliare segretamente su Sabran c'è però Ead Duryan: non appartiene all'ambiente della corte e, anche se è stata istruita per diventare una perfetta dama di compagnia, è in realtà l'adepta di una società segreta e, grazie ai suoi incantesimi, protegge la sovrana. Ma la magia è ufficialmente proibita a Inys. Al di là dell'Abisso, in Oriente, Tané studia per diventare cavaliere di draghi sin da quando era bambina. Ma ora si trova a dover compiere una scelta che potrebbe cambiare per sempre la sua vita. In tutto ciò, mentre Oriente e Occidente, da tempo divisi, si ostinano a rifiutare un negoziato, le forze del caos si risvegliano dal loro lungo sonno.
RECENSIONE:
Scrivere la recensione di questo libro non è facile.
La mole può spaventare, 800 pagine sono una sfida.... è un libro maestoso, imponente, accattivante ma, una volta che lo inizierete, non riuscirete più a fermarvi.
L'essenza della storia, quello che unisce i filoni narrativi dell'Oriente, Occidente e Meridione, è l'ascesa di un antico male: Il senza Nome.
Gran parte delle circostanze che circondano la sua prima sconfitta sono avvolte nel mistero, nella disinformazione e nei molti documenti andati distrutti nel tempo. Ci ritroveremo ad aggiungere, insieme ai nostri protagonisti, un tassello alla volta per venire a capo della verità. All'inizio della storia sappiamo solo che il Senza Nome resterà intrappolato finchè la casata dei Berethnet regnerà e la regina in carica riuscirà a sposarsi e a dare luce ad una bambina.
L'ultima regina dell'Occidente in carica è Sabran, una donna forte, coraggiosa, vulnerabile, sensibile. Una donna che non si abbassa al dominio maschile, una donna che detta le leggi e non ha paura di infrangerle.
Insieme a Sabran c'è Ead, una ragazza che ha un segreto.Ead sarà l'angelo custode di Sabran, si dovrà assicurare la salvezza della sovrana senza destare sospetti.
Dall'altra parte, in Oriente troviamo Tanè, una ragazza orfana che si allena per diventare cavaliere di un Drago. A differenza dell'Occidente,l'Oriente venera e rispetta i draghi dell'acqua. Tra i due continenti c'è molto astio. l'Occidente crede che l'Oriente sia popolato da eretici e possibili alleati del Senza Nome a causa dei Wyrm. Dall'altra parte, l'Oriente ha chiuso tutte le porte all'Ovest per paura di contrarre la peste draconica. Insomma tra i due continenti non scorre buon sangue.
Qui Tanè dovrà superare prove, incertezze, ricatti, il passato e molto altro ancora.
Oltre a questi due filoni narrativi principali, ci saranno due secondari:
quello del dottor Roos, un alchimista cacciato dal regno della regina Sabran e quello del Lord Arteloth, un giovane amico della nostra amata regina.
Sembrerà difficile e confusionario all'inizio ma, la narrazione come i personaggi di questa storia, si riuniranno in un unico definito disegno.
All'inizio noterete anche che la caratterizzazione dei personaggi è quasi assente però, arrivati a più della metà, inizieremo a conoscerli meglio.
Sicuramente mi sono entrati di più nel cuore Ead, Sabran e il dottor Roos, mentre Loth e Tanè non mi hanno colpito.
Come accennavo prima Sabran ha il dovere di sposarsi e di portare alla luce una bambina per la salvezza del regno di Inys. Ho amato come ha sempre cercato di guadagnare tempo non per egoismo bensì perchè non era pronta, non voleva rinunciare al trono per diventare madre e moglie....è un concetto molto forte per quel periodo (all'incirca medioevo), questo mi ha subito affascinato di lei...è una donna forte che non mostra le sue debolezze. Una donna che nonostante il peso di un intero regno, non vacilla mai. Una donna che sa di essere apprezzata e odiata per la persona che è: una donna che non si sottomette.
Poi c'è Ead, una ragazza avvolta dal mistero. Non sai se fidarti o meno di lei. Non sai che intenzioni ha, perchè deve proteggere la regina Sabran e chi è realmente.
Infine abbiamo il dottor Roos. Lui è il personaggio più umano di tutti: è colui che sbaglia, che affronta le conseguenze, un uomo con il cuore spezzato pronto a tutto pur di rivedere l'amore della sua vita.
Il worldbuilding è qualcosa di estremamente straordinario. La Shannon si è veramente superata..scrivere l'ambientazione è la parte più difficile per uno scrittore Fantasy,specialmente quando il romanzo è uno standalone,Samantha è riuscita a sorprendermi.
La maggior parte dei Fantasy che ho letto sono ambientati in mondi abbastanza simili al nostro ,Medioevo mentre il mondo del Priorato, sebbene basato su diversi miti e leggende, è influenzato sia dalle culture occidentali che quelle orientali. Veramente molto originale e apprezzato.
Il componente fantasy, cioè i draghi, sono stati un punto in più per questo libro. Ho amato la differenza tra i draghi di fuoco- ritenuti malvagi e quelli dell'acqua-ritenuti benevoli. Sono uno l'opposto dell'altro,l'equilibrio dell'Universo,il Bene e il Male.
La magia non manca di certo,proprio come temi attuali quali:
una storia d'amore LGBT;
la presenza di figure femminili forti che non si sottomettono a delle regole arcane e che lottano per i loro diritti, all'uguaglianza;
il messaggio chiaro e forte che siamo noi gli artefici del nostro destino;
Anche se è un libro molto bello, ha i suoi difetti.
Non è un libro per tutti. Non è una storia immediata, si costruisce lentamente...è una storia che va assaporata lentamente, una storia che si prende il suo tempo, nonostante alla fine ci sia un fastforward che mi ha deluso un pò. Dopo 800 pagine, la Shannon poteva aggiungere 50 pagine in più e rimanere in linea con il tempo narrativo però, come dico sempre, son gusti personali.
Nonostante i difetti, i nomi impronunciabili, i tantissimi punti di vista, la caratterizzazione buttata un pò così a caso, il libro mi è piaciuto. Non è certo un libro da 5 stelle, però 4.5 se li merita tutti.
Ma poi vogliamo parlare della cura dei dettagli di questo libro?
Vi lascio alcune foto.
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