Buongiorno readers! La recensione di oggi è dedicata al nuovo romanzo di Giulia Esse, "Notti di rugiada" e giuro che non vedevo l'ora di parlarvene.
Fiori di mandorlo
portano con sé notti di rugiada.
La neve è un fuoco,
che arde nel freddo più intenso.
Trama:
Yun e Ruo sono sorelle, uniche superstiti della strage commessa dal cancelliere Bai Meng. Per catturare la moglie fuggiasca, temibile strega, l'uomo ha messo a ferro e fuoco i villaggi dell'impero di Fudao.
Consumate dal desiderio di vendetta Yun e Ruo consacrano la propria vita a un solo obiettivo: uccidere il cancelliere e la strega affinché le anime delle vittime possano reincarnarsi.
Per farlo prendono strade diverse: Yun, abile cortigiana, entra nella città di Gu per diventare un'adepta della magia nera che le permetterà di avvicinarsi alla strega; Ruo, adottata da una casata nobile, sposerà con un trucco il figlio del cancelliere.
Saranno proprio queste nuove vite a incrinare le loro convinzioni. Quando si troveranno coinvolte nella guerra tra streghe e uomini, dovranno compiere una scelta: lottare fianco a fianco in memoria del loro passato o diventare nemiche per difendere il loro presente.Non aveva mai dato importanza al presente, dedicandosi alla sua missione, come Yun le aveva chiesto di fare.
E cosa aveva ottenuto?
Altra sofferenza.
Recensione: Ci sono libri che sembrano nati apposta per te, per dare alla tua immaginazione la forma e i colori giusti e alle tue emozioni le voci esatte. I romanzi di Giulia Esse rappresentano questo per me, sono quel tipo di libro.
Il primo romanzo che ho letto di questa autrice è stato "Fuoco sotto la terra", attirata non solo dall'elemento fantasy ma dalla sua ambientazione: la Corea medievale. Chi mi conosce o mi segue da un po', ormai sa quanto ami le culture orientali e quanto io sia attratta da esse. È un amore nato negli anni e che, ultimamente, si è rafforzato e mi ha coinvolta di più. Per questo, l'anno scorso, decisi di leggere "Fuoco sotto la terra" e, in piena onestà, non potevo fare scelta migliore.
Giulia Esse ha una penna che definire magica è poco. Sa tratteggiare con eleganza e delicatezza un'intera cultura e portarla in vita davanti agli occhi increduli del lettore. E lo ha confermato con "Notti di rugiada". C'è in lei e nella sua narrazione una sorta di forza evocativa, un'incantesimo, se vogliamo, che riesce a dare vita alle sue storie rendendo luoghi, profumi, persone ed emozioni tangibili, reali.
È sempre affascinante, sia come lettrice che come scrittrice, vedere quanta bravura possieda nel dipingere quei piccoli dettagli che ti fanno venir voglia di allungare la mano, con la convinzione di poter toccare a tua volta ciò che lei ti sta narrando. È qualcosa che non smette di stupirmi e che amo davvero molto.
E la cosa pazzesca è che, nonostante pensassi che fosse già un'autrice bravissima, lei è riuscita ad andare oltre, crescere ancora e lasciarmi di nuovo senza parole.
"Notti di rugiada" è la storia di Yun e Ruo, due sorella a cui la faida folle e violenta tra il cancelliere Bai e sua moglie (una strega) ha portato via tutto. Tutto tranne la rabbia, il livore e la sede di vendetta. Ed è a questa che si aggrappano per tutto il tempo, al bisogno incontrollabile di rendere giustizia dove non ne è rimasta. Ma la vita non ti lascia mai percorrere la tua strada senza ostacoli, e Yun e Ruo soffriranno molto per la loro missione. Yun vivrà le assenze, la solitudine, l'impossibilità di legarsi a qualcuno perché non c'è spazio per l'affetto nella guerra. Ruo, invece, partirà il dolore della carne, le sevizie di un padre adottivo, pur di raggiungere il suo obiettivo. Solo che non va come previsto e le due sorelle dovranno scontrarsi con i propri moti di coscienza, con legami inaspettati e con il proprio diverso percorso di crescita. La narrazione, in terza persona nei capitoli a loro dedicati, e in prima in quelli legati ai personaggi che hanno causato il loro dolore, si snoda con grande sensibilità nelle loro anime e ne svela i conflitti, le insicurezza, ma anche la forza indomita che le spinge a reclamare rispetto e dignità.
Ho amato entrambe le sorelle, anche se con una predilezione per Ruo, e ho amato i personaggi al loro fianco, anch'essi con voci chiare e una forte presenza. È stato come se potessi vivere con loro i tormenti e con loro cercarne sollievo.
Capite perché ami così tanto questa scrittrice?
A questo, aggiungiamoci la bellezza della cultura cinese, e lo stupore davanti alla scoperta del Gu e delle pratiche di magia nera ad esso associato.
C'è un mondo al di là dei nostri occhi, e Giulia non solo ce lo mostra, ma ci trasmette anche il suo amore per queste terre e per il patrimonio infinito di cultura che conservano.
Questo libro merita di essere letto, merita il vostro tempo e il vostro amore. Credetemi.
Vorrei proseguire, raccontarvi altro, ma rischierei di togliervi il piacere della lettura.
Quindi vi lascio, con la speranza di avervi incuriosito abbastanza per spingervi a camminare insieme a Yun e Ruo
Buona lettura,
Roby.
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