Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un libro perfetto per gli amanti della Maas, la Black, Tolkien e la May.
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TRAMA:
Eriel era l’unica in grado di uccidere i fae.
E Raskael era il fae incaricato di catturarla.
Avrebbe dovuto odiarlo, non desiderare che lui la baciasse una seconda volta.
Eriel non deve smettere di scappare. Se lo facesse, il suo passato la raggiungerebbe, e lei non può permetterlo. Ha già fin troppe cicatrici addosso, e non ha intenzione di lasciare che
gliene causino altre.
Raskael non può disobbedire alla sua regina. Ha trascorso tutta l’esistenza a esaudire ogni
suo feroce ordine, e l’ultimo è chiaro: trovare l’ammazza-fae e portargliela, costi quel che
costi.
Eriel odia Raskael. Raskael non dovrebbe provare alcuna pietà per Eriel. Ma, da quando le
loro vite si sono incrociate, ogni equilibrio è stato stravolto, e la salvezza sembra impossibile
da raggiungere. Perché, in un mondo fatto di spine, magia ed esseri inflessibili come
l’acciaio, non tutto è come sembra, e i segreti racchiusi nel Sottosuolo minacciano di
distruggere ogni cosa.
L’odio. L’amore. La vita.
RECENSIONE:
Sofia Manzetti esce con un epic fantasy tutto da scoprire.
Le premesse sono ottime e la potenzialità di questo libro è altissimo.
Ho letto questo libro in un giorno.
I capitoli corti, la scrittura scorrevole e la trama intrisa di magia e azione mi hanno completamente ammaliata.
La protagonista di questo libro è Eriel, una giovane ammazza-fae. Il passato non è stato gentile con lei, le ha lasciato delle ferite profonde, cicatrici indelebili che l’hanno resa diffidente e cauta. Un passato che non le fa dormire la notte e la risveglia tutte le mattine con l’urlo in gola e con l’impotenza addosso.
Nessuna la può toccare, nessuno le si avvicina…questo finché, un giorno, un incontro con un elfo di nome Ardan le farà la promessa di portarla in un luogo che potrà chiamare casa.
Insieme affronteranno un viaggio alla scoperta della fiducia reciproca e della guarigione. Un viaggio che porterà, finalmente, Eriel a provare nuove emozioni e un po’ di serenità anche se la paura di essere catturata non la abbandona mai.
Da cosa sta scappando?
L’autrice risponde fin da subito a questo interrogativo.
Dalle prime pagine, il lettore viene catapultato in una scena crudele, un passato che non smette di tormentare il guerriero Raskael.
Lui, un combattente facile da disprezzare per le sue scelte;
Lui, il favorito della regina;
Lui che ha il compito di fare fuori l’ammazza-fae;
Lui che non smette mai di stupire il lettore.
L’autrice ha nominato come trope il “found family”. Posso affermare che è ben presente. Se, all’inizio, conosciamo Eriel come fuggiasca solitaria, poi come parte di un duo, con l’arrivo di Varitan le carte in gioco cambieranno.
Varitan è un giovane umano ripudiato dal palazzo per essersi innamorato di una fae.
È grazie a lui che se Eriel si pone un obiettivo, una scelta…è grazie a lui se in lei nasce un senso di protezione, di un cuore che batte per le persone a cui tiene, è grazie al suo senso dell’umorismo, la sua spontaneità e la sua genuinità se lei si apre più facilmente agli altri.
È come se la sua anima spezzata avesse aspettato per tutto questo tempo il balsamo lenitivo offerto dal sorriso e dalla determinazione di Varitan.
Per quanto riguarda il romance non c’è molto da dire. È tutto molto spontaneo e funzionale, avrei preferito più interazioni e scene che coinvolgessero i due perché si ha la sensazione che il sentimento si sviluppi fuori dalle pagine ma, nonostante qualche piccola mancanza (dovuto al mio personale gusto), ho amato la storia.
La frenesia e l’entusiasmo che ho provato alla fine del libro sono ciò che mi rendono felice di essere una lettrice.
Non vedo veramente l’ora che esca il seguito perché il cliffhanger finale e le mie teorie non mi lasceranno in pace.
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