Recensione Truelife di Jay Kristoff

Buongiorno lettori,

oggi Roberta ci parla dell'ultimo volume della serie Lifelike di Jay Kristoff.

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TRAMA:

Eve e Lemon hanno scoperto la verità su se stesse e l'una sull'altra. Sono cresciute legate da una solida amicizia, ma le recenti rivelazioni hanno messo in crisi il loro rapporto e le hanno allontanate (forse) per sempre. Ora però non c'è tempo per i rimpianti: l'intero Yousay è sull'orlo di una nuova guerra nucleare tra lo sciame della BioMaas Incorporated e l'esercito della Daedalus Technologies. Una situazione in cui nuove e vecchie lealtà saranno messe a dura prova, si formeranno improbabili alleanze e prenderanno corpo inaspettati tradimenti. E non è tutto, perché i sembianti sono determinati a impossessarsi di Libertas, il virus capace di liberare gli androidi dall'obbedienza alle Tre Leggi della robotica. E per farlo c'è bisogno sia di Ana Monrova, la ragazza rapita e conservata in animazione sospesa, sia della sua sembiante, Eve. Solo alla fine si scoprirà chi sono i veri eroi… e potrebbe essere davvero una sorpresa.

RECENSIONE:

Buongiorno readers! Siamo arrivati al terzo e ultimo appuntamento con la trilogia Lifel1k3 di Jay Kristoff.

Nel secondo volume avevamo lasciato Cricket e Ezekiel in una situazione alquanto problematica ed eravamo rimasti con il fiato sospeso per il destino di Eve.

! Per evitare spoiler non darò dettagli sulla trama, ma mi focalizzerò sull'opinione generale !

Il terzo, Truel1f3, riparte quindi da quel disastro, ma non con l'intenzione di migliorare la situazione. Anzi, qui va sempre peggio, tanto che a un certo punto ti chiedi se per caso Kristoff non si diverta a far soffrire i suoi personaggi.

Ma andiamo con calma...

La verità era che a volte tornare a casa è impossibile.

Ci sono cose che mi hanno fatto storcere il naso? Sì. Ho trovato che una situazione sia stata risolta con troppa fretta? Sì. Credo che alcune dinamiche siano inverosimili ANCHE trattandosi di uno sci-fi? Sì.

L'ho amato comunque? Assolutamente sì.

Lei lo aveva odiato. Lo aveva ferito. Lo aveva amato. E scrutando oltre il fumo e il sangue, attraverso l'azzurro annebbiato dei suoi occhi, malgrado tutti i loro trascorsi, lei riuscì a vedere...che forse lui...

In questo terzo capitolo Kristoff ha inserito davvero tanta roba, forse troppa a un certo punto, eppure la lettura scorre veloce, incalzata dal ritmo serrato e dalle continue rivelazioni. Il lettore ha bisogno di arrivare alla fine, di capire come i nostri personaggi risolveranno il caos che imperversa, di appropriarsi di un finale quantomeno decente. Perché per quanto uno possa provarci, è impossibile non affezionarsi a Eve, Lemon e tutti gli altri personaggi e diventare parte del loro gruppo. Tifare per loro è praticamente una reazione spontanea.

Scoprire i progetti della Bio Maas, una delle due potenze a regnare, mette i brividi.

Assistere alla brutalità della Dedalus, la sua avversaria, fa rabbia.

Vedere Eve combattere con sé stessa e le sue emozioni intricate confonde.

Guardare come Lemon, Cricket, Ezekiel e i loro tre nuovi alleati sono disposti a tutto per salvare l'umanità commuove.

Si domandò cosa ne sarebbe stato del mondo se la spina nel suo fianco fosse stata semplicemente tolta, se l'esperimento umano fallito fosse stato abbandonato per lasciare che tutto il resto crescere in pace.

Ci sono alleanze nuove, tradimenti inaspettati, fiducia da riconquistare e la ben nota lotta su ciò che è giusto e ciò che, invece, è sbagliato. La continua ed estenuante battaglia tra i desideri di un cuore rotto e furioso e ciò che la coscienza dovrebbe indicarti non è più solo prerogativa umana. Anche i robot possiedono emozioni e un cervello per decodificarle, e scegliere non è così immediato.

Nelle sfumature dei grigi, Kristoff trova i bordi del bianco e del nero e li trasforma, portando il lettore a chiedersi se davvero il nero è nero e se il bianco è così puro come sembra.

Persino gli stessi protagonisti che dovrebbero essere eroi fanno scelte discutibili.

"Allora cosa decidi?" domandò Ezekiel.

"Chi hai intenzione di essere?"

In un susseguirsi frenetico di scelte da fare e legami da proteggere, l'ultimo volume di questa trilogia diventa una montagna russa tra tensione, commozione e rabbia da cui il lettore difficilmente uscirà indenne.

Il mondo sta per finire, di nuovo. Le amicizie di una vita sono ora rivali. L'odio infetta ogni cosa.

In questo quadro, è possibile scegliere ancora con la propria coscienza, con il cuore?

Un ultimo capitolo ben riuscito. Incompleto in alcune parti, forse, ma comunque capace di dare la giusta narrazione a una storia che da subito affascina e travolge.

Perché sapeva -con la stessa certezza di quel fuoco nucleare che ribollita sulla punta delle sue dita, luminoso come l'incendio che attendeva proprio sotto la sua pelle - che forse a volte i forti non sopravvivevano.

Ma avrebbero vinto comunque.