La nostra Laila è tornata con una novella di Natale che vi farà impazzire.
ATTENZIONE:
leggete questa novella dopo My darkest pleasure e My Purest Desire perché ci sono spoiler dei primi due volumi.
TRAMA:
Jennifer e Voklov. Voklov e Jennifer.
Estranei, nemici, alleati, amanti.
Quante sfumature può avere una relazione?
Quante emozioni può farti provare una persona?
La storia d'amore di una delle coppie più amate della Dangerous love serie, raccontata a partire da quel primo, doloroso, Natale del 2004.
Conoscersi, comprendersi, accettarsi.
Un percorso difficile e accidentato, che metterà Jen e Voklov alla prova più volte e che svelerà lati di loro che ancora non avevamo visto.
Perché una cosa è certa: Voklov e Jen non conoscono vie di mezzo e amarsi, per loro, sarà una questione di vita o di morte.
Una novella natalizia oscura da non perdere, dove al candore della neve si oppone il rosso acceso della passione, della rabbia e dell'amore.
Nota: da leggere dopo i primi due volumi della serie Dangerous love per evitare spoiler.
TW: violenza, abuso, violenza sessuale, sangue, scene splatter, armi, crimine, mafia, linguaggio esplicito, scene di sesso esplicite.
RECENSIONE:
Questa è la novella che volevo a tutti i costi e, per fortuna, ha soddisfatto le mie aspettative. D'altronde, da Laila, non potevo aspettarmi altro.
Voklov e Jennifer sono due anime segnate dalle cicatrici, spezzati, feriti..."due disastri ambulanti che se ne fottevano del mondo".
Sono due angeli caduti che non sanno affrontare i sentimenti ma che amano con un intensità tale da distruggerli.
"Non sono innamorata di Voklov. Non sono innamorata di Voklov. Non sono… Dannazione, amo Voklov. E devo fuggire da qui."
Jennifer è una ragazza che ha un passato oscuro e traumatico. L'abbiamo conosciuta nei primi due capitoli di My darkest Pleasure e, qui, viene approfondita la sua persona, le sue paure, la sua rabbia, le sue fragilità, la sua caparbietà.
Ogni cosa che fa è mascherata dalla freddezza glaciale che la caratterizza ma, sotto il costume, c'è una ragazza fragile che vuole essere amata e protetta. Ma...l'orgoglio glielo impedisce.
Ogni tanto, a Jen, sfugge qualche frase ironica che mi spezza come questa:
"Dopo un tale gesto sono pronta per essere santificata: Santa Jennifer da Londra, protettrice dei verginelli e della masturbazione adolescenziale. Mi si addice."
O questa:
"ma vorrei che fosse messo agli atti che se qualcuna dovesse mai aprire le gambe dopo un approccio simile, non sta concedendo il suo corpo a lui perché le piace, ma perché aveva bisogno di un orgasmo e la sfiga le ha proposto solo questa possibilità."
Ma Jen non è solo freddezza e ironia. Lei è malinconia.
È un ombra che cammina nell'oscurità.
Poi c'è il nostro russo. Un orso col cuore tenero.
Un uomo incredibilmente leale, coraggioso, protettivo e paziente. Un uomo che conosce la violenza fin da bambino.
"La desidero, più di quanto abbia mai desiderato una donna, ma questa passione mi logora dentro con la stessa forza caparbia delle gocce d’acqua che si scavano un passaggio nella roccia. È questo che siamo: acqua io, e lei la roccia che vorrei penetrare, ma sulla quale, invece, scivolo."
Ogni Natale, anno dopo anno, incidente dopo incidente, lo strato di ghiaccio che circonda il cuore di Jen inizierà a sciogliersi grazie alla costante presenza di Voklov.
Lui che da angelo dannato è diventato il suo angelo custode; lui che l'ha sempre sostenuta e aspettata; lui che con testardaggine e risolutezza le è stata vicino anche se lei non poteva vederlo; lui che è diventato la sua certezza.
"So che odierai per sempre il giorno del tuo compleanno, Jen. Ma ho pensato che meritassi comunque un giorno speciale tutto per te. Così ho deciso che se i tuoi ventiquattro dicembre saranno sempre in tempesta, io farò in modo che i tuoi Natali abbiano solo arcobaleni."
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