Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un libro perfetto per questo periodo autunnale: Dorothy deve morire.
Una rivisitazione del Mago di Oz in chiave Dark.
La tua missione:
RIMUOVERE il cuore dall’uomo di metallo.
RUBARE il cervello dello spaventapasseri.
PRENDERE il coraggio del leone.
E poi…
DOROTHY DEVE MORIRE.
Solo tu puoi restituire a Oz la libertà.
Non ho chiesto nulla di tutto ciò. Non ho mai voluto diventare un’eroina.
Ma quando la tua vita viene spazzata via da un tornado – che porta via anche te – non hai altra scelta che adattarti, giusto?
Certo, ho letto i libri, ho visto i film, conosco la canzone sull’arcobaleno. Ma non mi sarei mai aspettata che il paese di Oz fosse così: un posto in cui non ci si può fidare delle streghe buone e dove quelle cattive potrebbero rivelarsi valide alleate. Un posto in cui le scimmie alate possono essere condannate a morte perché si sono ribellate. La strada di mattoni gialli c’è ancora, ma… si sta sgretolando.
Cos’è successo?
Dorothy.
Dicono che ha trovato il modo di tornare a Oz.
Dicono che si è impadronita del potere e questo le ha dato alla testa. E adesso nessuno è al sicuro.
Mi chiamo Amy Gumm…
e anch’io vengo dal Kansas.
Sono stata assoldata dall’Ordine Rivoluzionario dei Cattivi.
Sono stata addestrata a combattere.
E ho una missione
da compiere...
RECENSIONE:
Dorothy deve morire non è una di quelle rivisitazioni della storia dell'originale con un tocco moderno: è una storia completamente nuova di ciò che viene dopo la famosa storia di Oz.
Il primo libro è molto introduttivo ed è incentrata sulla malvagia Dorothy, che dopo essersi ritrovata di nuovo a Oz, ha preso il controllo della terra magica unendosi a Glinda e stregando il vero sovrano di Oz, Ozma.
La protagonista di questa storia però, non è Dorothy, bensi Amy, una liceale vittima di bullismo, solitaria, alienata dalla società che vive con una madre che soffre di depressione e dipendenza dall'alcol.
Come Dorothy, anche lei viene dal Kansas e viene trasportata ad Oz tramite un tornado.Ma le cose non sembrano essere le stesse: l'allegra Oz, la strada di mattoni gialli di cui Amy ha sempre sentito parlare hanno un aspetto più sinistro, più cupo, più oscuro...è una terra desolata avvelenata di decadimento e malvagità.
Ma cosa sta succedendo ad Oz? Perché non è più il luogo magico che tutti ricordano e conoscono?
Dorothy sta succhiando la magia da Oz per soddisfare i propri bisogni. La magia l'ha corrotta trasformandola nella cattiva di turno.
Il confine tra buono e malvagio è costantemente sfocato in questo libro. Ciò che conta è il giusto e lo sbagliato.
Amy, di fatti, mette in discussione le motivazioni di tutti coloro che la circondano, nonostante la paura non si tira indietro dal fare la cosa giusta anche se, quest'ultimo, non è sempre così netta.
La lenta acquisizione di informazioni e le domande incessanti, lasciano poco spazio al lettore per fare supposizioni. La seconda parte del libro è un po' impantanata in segreti e speculazioni invece che in dettagli concreti ma, i tanti colpi di scena e i twisted characters, fanno si che il libro acquisisca un ritmo più serrato.
Il libro non è particolarmente profondo o intenso e può allontanare alcuni lettori a causa di aspettative diverse; la prima parte è anche prolisso ma, con lentezza, si impara ad apprezzare il libro.
Credo che il problema maggiore siano i personaggi secondari: sono unidimensionali, senza spessore, fanno la loro comparsa, il loro dovere ma rimangono sfocati.
Anche la love story non mi ha lasciato nulla ma, è anche vero che questo è il primo volume di una saga.
Insomma, nonostante qualche pecca, è una storia che consiglio comunque a chi ha amato il Mago di Oz e cerca una storia autunnale da leggere in pochi giorni.
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