Buongiorno readers! Come state? Oggi torno, dopo mesi, con una recensione a cui tengo particolarmente. Il romanzo è "I figli di Darwin" dell'autrice Giulia Esse, edito Plesio Editore.
Quella notte, per la prima volta,
Demetrius sognò.
Recensione: Giulia Esse è, per me, una continua sorpresa. Dallo storico al fantasy orientale, arrivando fino allo steampunk ha sempre saputo come affascinarmi e stupirmi. Fino a ora ho letto tutti e quattro i suoi romanzi e ogni volta ho riconfermato il mio amore per la sua penna e la stima verso di lei.
La stessa cosa è accaduta con I figli di Darwin, romanzo in bilico tra lo storico e lo steampunk, che mette in scena lo spettacolo della mediocrità. Alt, non lasciatevi ingannare dalle parole, perché è uno spettacolo stupendo. Almeno, lo è stato per me.
In una Londra fumosa, in lotta tra il progresso spinto dalle teorie di Darwin e il rifiuto per il moderno dei Conservatori, spicca (per modo di dire) Demetrius Howell, il nostro protagonista. Howell è uno dei personaggi più particolari di cui abbia mai letto. Un protagonista che non ha niente di speciale: uno scienziato mediocre, un amico privo di entusiasmo, un uomo immobile davanti alla vita che gli scorre accanto senza che lui faccia davvero nulla per parteciparvi. Fino a quando i Conservatori non irrompono in quella sua monotonia, cercando di togliergli l'ultima cosa che sembra interessarlo, anche se non ha mai avuto risultati degno di nota: la scienza.
"Ottimo, allora lotterà per essa!" direte voi... ehm, ni. Demetrius anche in questo caso non prenderà una vera posizione, non per un impeto di passione. Ma sì, lotterà per la scienza e per la libertà e lo farà accanto a una società segreta e a personalità schiaccianti, indimenticabili, forti e intense. E nonostante questo, nonostante la sua "piccolezza" a confronto con le persone che lo circondano, Demetrius spicca proprio per la sua mediocrità. L'uomo comune, con più difetti che pregi, privo di eroiche caratteristiche, spento e stanco trova, in questo romanzo un riscatto tutto suo, dove dimostra che non serve essere eroici per essere gli eroi della storia.
Ho adorato questo romanzo, ne ho amato il mistero che muove i fili di tutta la narrazione, ne ho amato l'atmosfera, i personaggi, le interazioni...
Giulia si conferma essere un'autrice capace di orchestrare storie di grande impatto, con intrecci sempre ben costruiti e con una narrazione elegante e sublime.
"I figli di Darwin" mescola elementi storici reali a figure romanzata, con quei dettagli steampunk che per me sono sempre quel "qualcosa" che dà un tocco di forza e mistero in più.
Decisamente consigliato a chi ama le storie dove azione e introspezione trovano lo stesso spazio e dove la riflessione non si ferma alle pagine, ma spinge il lettore a farsi domande.
Nota personale: Ezra! Quanto ho amato Ezra!!!
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