Buon pomeriggio lettori.
Oggi vi parlo della nuovissima uscita targata Sperling&kupfer.
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TRAMA:
Kiva ha diciassette anni e ormai da tempo ricopre il ruolo di guaritrice a Zalindov, una prigione letale in cui chiunque è sacrificabile, in qualsiasi momento. Un giorno, nella sua infermeria approda la Regina Ribelle, che è stata catturata ed è gravemente malata. A Kiva viene ordinato di tenerla in vita a ogni costo affinché possa sostenere il Giudizio degli Elementi, ovvero quattro prove quasi impossibili da superare per riottenere la libertà. Consapevole che la Regina Ribelle non è in grado di affrontarle, Kiva prende il suo posto, pur sapendo che nessuno, in realtà, è mai sopravvissuto. Mentre Zalindov è in fermento e pregusta morte e distruzione, a vegliare su Kiva e ad aiutarla interviene un nuovo, misterioso detenuto, che piano piano si conquista un posto speciale nel suo cuore.
RECENSIONE:
Da quando è uscito questo titolo, in inglese, ne sono sempre stata attratta.
Cercavo un libro scorrevole, con un ambientazione diversa e una protagonista coraggiosa ed è ciò che ho trovato.
TW: Violenza fisica, omicidio, abuso di droghe/dipendenza, salute mentale/autolesionismo, stupro/tentato stupro, abbandono, morte di un genitore/fratello, reclusione, schiavitù.
Il ritmo di questo libro è veramente veloce, mi ha travolto completamente e mi ha ammaliata come la melodia di Pan.
Gli indizi lasciati per strada, hanno colto la mia attenzione e, nonostante avessi capito dove volesse andare a parare l'autrice, leggerlo è stato scioccante.
La protagonista è Kiva, una diciassettenne che vive in una prigione dopo essere stata catturata dai soldati quando era una bambina.
Non le è mai stato risparmiato il dolore, la violenza, la morte ma li ha sempre affrontati non perdendo mai la speranza....siamo in un ambiente carcerario dove la popolazione è soggetta ai capricci di guardie oppressive e prepotenti perchè possono fare ciò che vogliono senza ripercussioni...Lei è la guaritrice della prigione e non c'è modo di sopravvivere se non essere silenziosi e sottomessi come un topolino. Non può permettersi di affezionarsi a nessuno perché, questo, vorrebbe dire, avere un punto debole ma la vita è imprevedibile e le fa conoscere: Tipp, Jaren e Naari.
Tipp, la dolcezza fatta persona. Un bambino di 11 anni con il cuore più puro e innocente che tu possa immaginare. È l'assistente di Kiva e, con il suo sorriso, riesce ad illuminare anche la stanza più buia;
Jaren, nuovo detenuto della struttura.Riesce ad instaurare un legame sincero con Kiva e Tipp. Non è come tutti i prigionieri: è rispettoso, comprensivo, altruista;
Naari è la guardia di Zalindov. Un vero e proprio angelo custode. Mostra gentilezza a Kiva e Tipp e, in un certo senso, li protegge dal male che li circonda.
I personaggi saltano fuori dalla pagina, è impossibile non affezionarsi a loro. Le relazioni interpersonali tra ciascuno dei personaggi sono notevoli, genuini, emozionanti.
Questo però non è solo la storia di una bambina cresciuta in una prigione.
È la storia di una guaritrice ribelle che si offre volontaria per affrontare quattro prove per conto della Regina Ribelle, suggellando il suo destino alla donna.
È la storia di un epidemiologo che deve trovare l'origine di una malattia che sta facendo strage dei prigionieri.
È la storia di una ragazza sotto pressione che vuole essere salvata.
Il finale, poi, è un capolavoro in quanto l'autore offre rivelazioni scioccanti e il lettore non può fare a meno di cercare pagine inesistenti. Insomma, questo è un libro che consiglio assolutamente.
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